E niente… vada per il contratto a chiamata
adattamento drammaturgico e regia Carlo Ferrari
tecnica e luci Erika Borella
elementi scenografici Donatello Galloni – Tribù del Cucù
Produzione Progetti&Teatro
Molti i rifiuti, per impegni vari e troppa responsabilità della designata Sozzi e molte le continue insistenze di Lui, che sembra fidarsi solo di lei, per un compito così divino.
Un dialogo continuo, a senso unico, verso quella voce che sente solamente Tecla che di voci se ne intende, dopo essere stata contattata da altre presenze spirituali… Atea convinta si chiede perché proprio a lei quella chiamata e quell’insistenza soffocante di richiesta d’accettazione. Nemmeno il luogo isolato dove si era rifugiata per distogliersi da quella Voce è servito per avere la privacy che aveva chiesto. Sembra non mollarla più, sembra davvero avere bisogno di lei, di questo personaggio quasi ultimo, solo, goffo, problematico, disagiato, ma pieno di umanità, di verità.
Forse… alla fine, per il periodo di aspettativa potrebbe decidere davvero di diventare Dio… Potrebbe…!
Forse… gli ultimi, saranno primi e i primi ultimi… Forse!