The seventh man e l’essenza del presente

coreografie Carolyn Carlson e Riccardo Meneghini
musica di “the Seventh Man” by Guillaume Perret
La serata di performance si apre con il prologo di The Seventh Man, un’opera di Carolyn Carlson interpretata da Riccardo Meneghini, carismatico protagonista della compagnia. Ispirata al poema Il Settimo di Attila József, poeta della rivolta ungherese, la performance risuona attraverso le parole di una sua celebre citazione:
“Non sono un uomo, ma molti, e in ognuno di loro muore un altro.”

Questa frase sintetizza il tema della serata, che esplora le metamorfosi interiori e l’identità molteplice. Dopo il prologo, l’artista darà vita a una performance che si libera progressivamente da una struttura fissa, aprendo spazi per momenti di composizione istantanea. Qui, la creatività prende forma davanti agli spettatori, mostrando la potenza e la bellezza dell’improvvisazione, dove ogni gesto esplora il presente.

Il viaggio, inizialmente ancorato a un’espressione maschile, si evolve in un flusso che accoglie anche la dimensione femminile. Da uno spazio strutturato, la performance si trasforma in un ambiente coerente, dinamico e armonioso, in cui la bellezza di ogni gesto rivela la connessione profonda tra l’essere umano e il cosmo.

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