l mondo è un po’ storto, ve ne siete accorti? È proprio nato storto! E adesso raddrizzarlo è molto complicato…Tanto vale farsene una ragione. E riderci un po’ su. Chissà, forse è proprio questa mancanza di “drittitudine”…che lo rende così bello. Proviamo a scoprirlo insieme, attraverso un piccolo collage di racconti brevi che otto impavidi lettori alle prime armi (ma molto affilate) condivideranno con noi!

La performance è il risultato del laboratorio di dizione e lettura interpretata avanzato in cui si sono approfondite la conoscenza e la pratica per una buona impostazione vocale, che è il motore fondamentale per una lettura caratterizzata dal giusto respiro e pathos. Si è affrontato lo studio dell’interpretazione del testo, partendo dalle basi valide per qualsiasi tipo di lettura, per procedere poi analizzando varie tipologie di scrittura.

Attraverso tanta pratica ed esercizi vari si è cercato di scardinare le consuete strutture che rendono la lettura monotona e monocorde, e di trovare una cifra stilistica personale per far risuonare la sensibilità propria di ogni partercipante.

Ispirato liberamente ai personaggi de Il teatro comico di Carlo Goldoni, quest’opera vuole essere un atto d’amore verso il teatro. Luogo magico dove le persone diventano personaggi e nello stesso tempo uno spazio in cui i personaggi si tolgono le maschere per essere autentiche persone vere più del vero.

Con il consueto gioco del teatro nel teatro abbiamo voluto mostrare come il popolo dei “teatranti” si muova nelle relazioni umane, nelle difficoltà, nelle gioie e come l’andare in scena abbia regole, imprescindibili, che valorizzano sempre il cuore umano. Cuore che batte … batte per emozione ed agitazione, batte per successo e spirito di corpo, e batte ancora perché il teatro è la vita.

“Arturo rientra a casa dopo una giornata di lavoro nella sua officina, ha solo voglia di rilassarsi, una birretta, qualcosa da sgranocchiare, i suoi programmi preferiti alla TV… inizia lo zapping “

Focus del laboratorio è stato il “Corpo Comico”, e LABurla è diventato pretesto per trovare nelle posture, nell’andamento o negli atteggiamenti una modalità di comicità diretta.

Lo sguardo si è focalizzato sull’espressione corporea, che da sempre è stata al centro della ricerca teatrale di Davide Rocchi, partendo dalla danza e ispirandosi al linguaggio e ai codici del Burlesque.

Il lavoro laboratoriale si è immerso ed ha affrontato la farsa satirica ed epica che si muove sotto all’opera teatrale scelta quest’anno Ubu Roi scritta da Alfred Jarry nel 1896.

I personaggi sono stati approfonditi partendo proprio dalla visione satirico, grottesca, emblema dei più bassi istinti umani, una complessa costruzione della scena che viene disegnata simbolicamente assumendo la visione feroce del potere ottuso e arrogante abitando così lo spazio teatrale.

Alla fine l’intelligenza artificiale è arrivata anche in teatro. E il teatro se la divora con tutta la sua umanità.

Nel frattempo lancia un monito chiaro a tutti coloro che pretendono ancora di essere sé stessi.

Ma non vi preoccupate, tutto avrà il sapore di un piacevole open day di un prestigioso college di alta formazione, dove AI e profili falsi metteranno a nudo le capacità mimetiche apprese…
… Per arrivare ad essere “come noi, meglio di noi”.

Questa è Bot University College.

Enjoy!