1972. Avevo 18 anni, incontro Franca Dalla, pioniera, coreografa, insegnante di “danza libera”. Mi chiede di “danzare il vento”. Io, piedi nudi e vestito leggero, lo faccio e mi si apre un mondo! Fu l’inizio della mia incessante ricerca tra corpo fisico, danza e corpo poetico-drammaturgico alla ricerca di quel misterioso e potente processo che è l’Atto Creativo.

Filo conduttore della creazione di Lucia Perego è il Respiro, che si insinua, continuo e silenzioso, in ogni gesto e movimento danzato, ora inascoltato, ora motore di ritmi insoliti, compagno costante, sempre portatore di vita.

Ora che il mio corpo è più fragile, respirare a pieni polmoni e lasciare che la danza si trovi spazio, ristoro ma anche nuova energia, è un dono! Questo danzerò: un respiro danzante come filo conduttore di un continuo, misterioso Atto Creativo che ormai diventa indistinguibile dalla quotidiana vita.